Ecco chi siamo
Ci battiamo per una scuola migliore, contro i
tagli e la mancanza di investimenti per il pubblico
Il nuovo Governo si adoperi per l’istituzione
del Consiglio Superiore dei Docenti
Siamo un gruppo di docenti di diverse
scuole di Siracusa che ha sentito l’esigenza, come è avvenuto in altre parti
d’Italia, di riunirsi e dal mese di Novembre presso la sede del liceo artistico
“A.Gagini” di Siracusa si sono tenute delle riunioni. Finora stiamo assistendo
a dibattiti in linea teorica e a slogan ma, al momento, nessuno ha ancora
detto, cosa nel concreto fará e, soprattutto, dove spenderà di meno per
investire nell’istruzione.
Un candidato premier per essere credibile su questo versante, innanzitutto dovrebbe dire nel suo programma, quindi prima del voto, dove toglie fondi, dove ha intenzione di tagliare la spesa pubblica improduttiva per investire in istruzione. Purtroppo assistiamo ancora a un generico elenco di cose che devono essere fatte senza dire dove si toglie. E dopo un elenco di belle parole, alla prima finanziaria si torna a tagliare sulla scuola.
In un programma credibile dovrebbe essere indicato chiaramente cosa si intende fare per ridare valore sociale e riconoscimento economico al lavoro che tanti docenti fanno nelle scuole che, nonostante tutto, continuano a funzionare.
Inoltre, bisognerebbe stabilire quali interventi mettere in campo per modernizzare la scuola, presentare un piano che dica chiaramente come e con che tappe si interverrà nei quattro anni di legislatura.
Per ridare concretamente centralità alla scuola non solo a parole o con slogan occorre presentare una proposta fattibile e credibile che, al di lá delle affermazioni di principio, dica chiaramente che a giugno, nella manovra 2014 per finanziare l’istruzione si taglierà dai settori x o y.
Una cosa è certa occorre superare la cultura del ‘punto e capo’ perché la scuola non reggerebbe ad un simile scossone. Occorre puntare su percorsi di apprendimento di qualità. La scuola deve fornire ai ragazzi conoscenze, capacità e competenze che possano assicurare l’inserimento in un mondo del lavoro sempre piú difficile e globalizzato. Occorre poi valorizzare le professionalità di chi nella scuola lavora con impegno, con fatica e con passione.
La scuola sinora ha pagato un prezzo molto alto al risanamento del paese. Ormai non si può piú nemmeno raschiare il fondo del barile perché è scomparso anche il barile.
Occorre un progetto chiaro altrimenti, di finanziaria in finanziaria si continua con tagli che il sistema non regge piú.
Un candidato premier per essere credibile su questo versante, innanzitutto dovrebbe dire nel suo programma, quindi prima del voto, dove toglie fondi, dove ha intenzione di tagliare la spesa pubblica improduttiva per investire in istruzione. Purtroppo assistiamo ancora a un generico elenco di cose che devono essere fatte senza dire dove si toglie. E dopo un elenco di belle parole, alla prima finanziaria si torna a tagliare sulla scuola.
In un programma credibile dovrebbe essere indicato chiaramente cosa si intende fare per ridare valore sociale e riconoscimento economico al lavoro che tanti docenti fanno nelle scuole che, nonostante tutto, continuano a funzionare.
Inoltre, bisognerebbe stabilire quali interventi mettere in campo per modernizzare la scuola, presentare un piano che dica chiaramente come e con che tappe si interverrà nei quattro anni di legislatura.
Per ridare concretamente centralità alla scuola non solo a parole o con slogan occorre presentare una proposta fattibile e credibile che, al di lá delle affermazioni di principio, dica chiaramente che a giugno, nella manovra 2014 per finanziare l’istruzione si taglierà dai settori x o y.
Una cosa è certa occorre superare la cultura del ‘punto e capo’ perché la scuola non reggerebbe ad un simile scossone. Occorre puntare su percorsi di apprendimento di qualità. La scuola deve fornire ai ragazzi conoscenze, capacità e competenze che possano assicurare l’inserimento in un mondo del lavoro sempre piú difficile e globalizzato. Occorre poi valorizzare le professionalità di chi nella scuola lavora con impegno, con fatica e con passione.
La scuola sinora ha pagato un prezzo molto alto al risanamento del paese. Ormai non si può piú nemmeno raschiare il fondo del barile perché è scomparso anche il barile.
Occorre un progetto chiaro altrimenti, di finanziaria in finanziaria si continua con tagli che il sistema non regge piú.
Invitiamo quindi i candidati a scrivere
“qualcosa di concreto” indicando con chiarezza “quali sono le prioritá”.
Con i tagli nella scuola sono stati risparmiati 8 miliardi di euro e, nonostante le tasse, nel bilancio dello stato è aumentato il deficit. C’è un buco nero che ci sfugge. Una politica seria deve capire dove è questo buco nero e, sicuramente non è nella scuola. Chiediamo quindi alle varie forze politiche di indicare con precisione e concretezza quali sono i punti del loro programma. E in ogni caso chiediamo come punto di partenza fondamentale quanto segue:
Con i tagli nella scuola sono stati risparmiati 8 miliardi di euro e, nonostante le tasse, nel bilancio dello stato è aumentato il deficit. C’è un buco nero che ci sfugge. Una politica seria deve capire dove è questo buco nero e, sicuramente non è nella scuola. Chiediamo quindi alle varie forze politiche di indicare con precisione e concretezza quali sono i punti del loro programma. E in ogni caso chiediamo come punto di partenza fondamentale quanto segue:
A nostro parere dovrebbe essere
istituito un Consiglio superiore di
Docenti che possa anche sedere al tavolo delle trattative in sede
contrattuale ed abbia voce in capitolo
in campo di riforme, un organo indipendente dai governi e che possa continuare
a svolgere attività di ricerca e confronto con i modelli scolastici mondiali
per rendere più competitivo il sistema scolastico italiano, e possa inoltre
prendere parte attiva ad eventuali riforme. I membri di tale Consiglio dovranno
essere eletti a partire dalle singole Istituzioni scolastiche di ogni ordine e
grado .
Qui di seguito elenchiamo delle proposte di
intervento:
- Azzeramento
del finanziamento alle scuole private, e destinare tutti i fondi
per le scuole private a quelle pubbliche. (223.000.000 €) (Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.)
- Abolizione
del piano
di accorpamento degli istituti al solo fine del risparmio
economico.
( Si
compromettono le identità delle singole istituzioni scolastiche ed i processi
formativi degli allievi)
- Utilizzo delle scuole per fornire servizi al territorio come corsi, uso dilaboratori teatri e palestre anche per eventi culturali
e sportivi. (oltre a dare un servizio
al cittadino si sorvegliano le strutture e si rendono efficienti i sussidi
scolastici)
- Equiparazione degli orari e retribuzioni di tutti gli ordini e gradi alla media europea. (l'orario è in linea
con i colleghi O.C.S.E. e superiore a quello dei 21 paesi dell' U.E. ma lo
stipendio è inferiore )
- Pagamento
delle ferie non godute.
- Riconoscimento della professione usurante e
del ruolo di pubblico ufficiale rappresentante delle istituzioni al fine
di ridare valore e dignità alla professione
d'insegnante (professione a rischio di stress a causa della giornaliera
relazione con bambini e adolescenti- anche problematici- per molti anni
consecutivi)
- Fissare
in 20 il numero di alunni per classe per un
sereno svolgimento delle lezioni tradizionali ed una serena fruizione dei
laboratori, siano essi scientifici, artistici o multimediali, che
normalmente sono costituiti da 20 postazioni.
- Proposta
di modifica dell’orario di servizio con conseguente adeguamento degli
stipendi:
le ore di servizio potrebbero passare a 24 ( ma di
50 minuti come negli altri paesi europei) così articolate: 18 ore di lezione
frontale e 6 per svolgere attività inerenti la funzione docente ( attività di
ricerca, preparazione e correzione di elaborati, preparazione di lezioni
multimediali).
§ Mantenimento del Fondo d’Istituto per le
attività aggiuntive senza l’attuale decurtazione del 30 %
utilizzato per gli scatti di anzianità.
§ Continuità didattica per gli insegnanti di
sostegno.
§ Contratto dei docenti separato da quello
per il personale ATA.
§ Corsi di aggiornamento specifici senza oneri di
sorta per i docenti.( soprattutto con la finalità di confrontarsi con la
didattica utilizzata dagli altri paesi europei)
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